Martedì 17 maggio, presso la biblioteca di Villa Leopardi a Roma, si è tenuto un concerto realizzato dall'Anthea String Trio (Flavia di Tomasso al violino, Lorenzo Sbaraglia alla viola e Paolo Andriotti al violoncello) in collaborazione con la soprano giapponese Maki Maria Matsuoka. Il concerto, promosso dall'associazione AMOSIR (Amici dell'Orchestra Sinfonica di Roma) e introdotto dal suo presidente con un breve discorso iniziale, ha avuto come protagonista un programma alquanto interessante: musiche di quattro autori contemporanei affermati affiancate ad uno dei più grandi sperimentatori della storia musicale occidentale di tutti i tempi: Luwig van Beethoven.
Quindi nella prima parte si sono potuti ascoltare i due lavori in prima assoluta di Stefano Pelagatti, "The Rising Star" per trio d'archi e soprano e il "Trio II", quindi a seguire il trio (in stile seriale) di Barbara Magnoni, il trio "Inquiete Muse davanti a un quadro" di Mauro Porro e infine "Saelwarpt the Magician" per soprano e trio d'archi di Claudio Perugini. I testi molto suggestivi dei lavori di Pelagatti e Perugini erano di Paolo Scaramella.
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Claudio Perugini |
Nella seconda parte il capolavoro indiscusso del trio op.9 in do minore di L.V. Beethoven. Grande successo da parte del pubblico sia in termini di presenze che di gradimento per i brani presentati, molto apprezzato il parallelismo tra gli innovatori di oggi e il grande innovatore e sperimentatore del passato Beethoven (da dire, per molti suoi lavori a suo tempo incompreso).